Autore: Besola – Gallone – Ferrari
Tipologia: Un noir che non è un noir, diciamo una commedia nera
Luogo: Milan col coer in man
Filo conduttore: La truffa al Rischiatutto
Ambientazione: La Milano del 1974
Protagonista: I tre dell’operazione Madonnina
Narrazione: in terza persona
Cosa impari dopo averlo letto: Che il noir sa divertire, a volte
Giudizio nero: Una piacevole conquista
Ve li ricordate i tre “pirla” dell’Operazione Madonnina? Sono tornati, ancora più scalcinati e tribolati che mai. E’ il 1974, l’Ugo Piazza ha fatto la fine che ha fatto e il commissario Malaspina è passato alla sezione Politica. L’Osvaldo, l’Angelo e l’Eller sono ancora più nei debiti e s’immischiano con un tal Capuozzo, tuttofare napoletano, per una truffa epica: fregare la vincita del Rischiatutto. E già, siamo nel 1974, il boom economico è un ricordo, le parole d’ordine sono recessione, crisi petrolifera, disoccupazione. Anzi, occupazione, ma nel senso fisico del termine. Fabbriche occupate, scuole occupate, persone (pre)occupate di far quadrare i conti. E i tre pistola si muovono sullo sfondo di una Milano nera, sporca e infreddolita ma pur sempre affascinante.
Un romanzo divertente, godibile e facile da leggere (io l’ho completato sul treno per Sirmione, il viaggio è volato). I tre (gli autori, non i protagonisti) scrivono bene, conoscono il loro mestiere e catturano il lettore. Da leggere assolutamente.
Perchè leggerlo: perché ne vale la pena
Perchè non leggerlo: nessuna controindicazione
Cos’ho pensato quando l’ho finito: varda te sti ‘tre pirla (riferito ai protagonisti o agli autori? Mah…)