Sarti Antonio: Caccia Tragica


Autore: Loriano Macchiavelli

Tipologia: Noir

Luogo: Bologna – Comacchio

Filo conduttore: Indagine sulla morte di Germana Tattini, titolare di un’agenzia immobiliare

Ambientazione: Il mondo dei palazzinari nell’Italia dei primi anni ’80

Protagonista: Sergente di Polizia

Narrazione: Un narratore esterno presente alla scena

Cosa impari dopo averlo letto: Che cambiano i nomi ma la sostanza è sempre quella

Giudizio nero: Oui, je suis Maigret

A me, Sarti Antonio, piace così. In questi romanzi brevi di poco più di cento pagine, densi di pensieri, di cappelle (fatte sempre dal questurino), di caffè, di dialoghi al limite dell’assurdo con Rosas. E dove l’ironia caustica di Macchiavelli è uno specchio per denunciare fatti e misfatti di un’Italia senza pudore.

Germana Tattini è una rampante immobiliarista nella Bologna dei primi anni ’80. Il suo passatempo preferito è andare a caccia a Comacchio. Peccato che un giorno venga aggredita dai comacchiesi, stanchi di tutti quei cacciatori senza rispetto per la loro valle. L’auto della donna viene impallinata.  Visto che Germana è intima di Raimondi Cesare, a Sarti Antonio tocca farle da scorta, per evitare guai più grossi. Peccato che Sarti Antonio non ne imbecchi una e, oltre a prendersi un raffreddore da cavallo, la domenica seguente Germana viene uccisa a colpi di pallettoni, proprio sotto gli occhi non proprio vigili di Sarti Antonio. La lunga e intricata indagine che il questurino porterà avanti gli farà scoprire lati della vita di Germana poco chiari, come una speculazione edilizia all’interno di un parco naturale poco fuori Bologna. Un residence in una zona a elevato rischio idrogeologico, con conseguenti smottamenti, disastri e premi assicurativi da incassare.

Lo stile di Macchiavelli, per un lettore che si fermi alla superficie delle cose, può apparire ironico, a volte comico, leggero. Invece Macchiavelli ha sempre utilizzato la figura del suo questurino sfigato per denunciare. In questo romanzo l’autore porta alla luce due fattori: lo scempio che si stava effettuando nelle valli di Comacchio e le tresche tra politica e imprenditoria, per portare avanti speculazioni edilizie a danno del territorio. Ed è triste pensare come, da trent’anni fa a oggi, non sia cambiato nulla, anzi.
Un bel romanzo, facile da leggere anche se ingarbugliato, veloce. E poi c’è Sarti Antonio, sergente. Un nome, una garanzia.

Perchè leggerlo: Per l’umana singolarità di Antonio Sarti, sergente

Perchè non leggerlo: Se non vi piacciono i romanzi brevi

Cos’ho pensato quando l’ho finito: Sempre speculazioni, ovunque.

Una risposta a “Sarti Antonio: Caccia Tragica

  1. L’unico poliziotto della televisione italiana che mi abbia veramente convinto è stato Sarti Antonio. Dopo di lui è stata solo patetica fiction, almeno fino all’arrivo di Montalbano (in particolare la prima e la seconda serie).

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